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Napoli e il genio dell’artigianato partenopeo sono protagonisti della puntata di Linea Verde Start, in onda su Rai1, sabato 8 aprile, alle ore 12.
Il programma realizzato in esclusiva con Confartigianato esplora uno dei territori in cui l’artigianato dà il meglio di sé.
A Napoli troviamo antiche tradizioni manifatturiere recuperate e rilanciate con cura e passione. Fare bene le cose, realizzare prodotti ‘a regola d’arte’, come una volta, sono imperativi categorici per gli imprenditori e rappresentano la ‘chiave identitaria’ per garantire la qualità del made in Italy partenopeo.
A Napoli passato e futuro si intrecciano, sono le due ‘anime’ complementari che esprimono la genialità, lo spirito d’iniziativa, il talento dei nostri artigiani.
Ne dà prova Pino Peluso, maestro sartore, che crea abiti su misura, emblema di perfezione e personalizzazione. Ogni capo è unico, perché Peluso lo realizza conoscendo a fondo e interpretando proprio la personalità di chi lo indosserà.
Sono capolavori di tradizione partenopea anche i cammei che nascono nella bottega di Domenico Balzano, maestro incisore. Un esempio di sapienza antica, tramandata da secoli e che ha messo radici salde a Torre del Greco, capitale mondiale del cammeo.
L’arte artigiana si esprime in un altro simbolo mondiale del food made in Italy: la pasta di Gragnano. Nel laboratorio del maestro artigiano della pasta Saturno Somma, questa specialità alimentare nasce da un metodo di produzione che risale al 1800 ed esprime il lusso della semplicità. Ottime materia prima, semola grossa, quattro passaggi di lavorazione e, soprattutto, lentezza con tempi di essicazione naturale che arrivano a 30 ore per ‘nutrire’ la pasta dell’aria che si respira soltanto a Gragnano.
Occhi attenti al passato ma anche sguardo lungo su un futuro green e sostenibile. A Napoli, l’artigianato e la piccola impresa è fatto anche dai giovani che investono sul rispetto dell’ambiente con attività innovative e orientate alla ricerca tecnologica. Come l’impresa di Ernesto Taccogna, imprenditore energetico, che hanno puntato sull’energia fotovoltaica per realizzare idee e progetti visionari.

Il 1° aprile, alle ore 12, su Rai 1, ‘Linea Verde Start’, il programma realizzato in esclusiva con Confartigianato, fa tappa a Bergamo e a Brescia, le città Capitale italiana della Cultura 2023.
E proprio sulla cultura dell’artigianato e delle piccole imprese si concentra la puntata del programma condotto da Federico Quaranta che esplora i luoghi e le aziende dove si esprimono la sapienza delle tradizioni, l’intelligenza artigiana, la passione per il bello e ben fatto.
Nella cornice di Bergamo, Città dei Mille, ricca di storia e di opere d’arte, di maestri artigiani che tramandano il loro sapere, Linea Verde Start dà voce agli orafi che all’Accademia Carrara, una delle più prestigiose pinacoteche italiane, uniscono arte e artigianato. Lo testimonia Ivan Morotti, artigiano orafo, che all’Accademia tiene un corso per insegnare quest’arte e lasciare il segno della sua competenza.
Dalla tradizione e da un sogno imprenditoriale nasce l’impresa di Lorenzo Pinetti, pellettiere, che realizza con cura sartoriale prodotti di alto artigianato venduti in tutto il mondo: accessori e oggetti d’arredo in pelle di vitello, legno, cuoio, che sono garanzia di qualità esclusiva, design, intelligenza innovativa.
Da Bergamo a Brescia, Leonessa d’Italia, il fil rouge dei valori dell’artigianato conduce all’atelier di Davide Castelvedere, artigiano maestro di vetrate artistiche. Un’attività ereditata dal nonno che affonda quindi le radici nella tradizione, ma volge lo sguardo al contemporaneo e alla trasmissione del mestiere. Da anni Davide Castelvedere si occupa infatti anche di insegnamento del disegno e della pittura e dal 2022 è docente del corso di Tecniche della Vetrata Artistica all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
E ancora in provincia di Brescia Giuseppe Busi, artigiano del marmo, fa scaturire dalla pietra opere d’arte e di utilizzo contemporaneo. Un altro esempio di capacità creativa, di amore per un mestiere antico proiettato nel futuro, esempio di cultura artigiana che affonda le radici nelle tradizioni del territorio.
Il Ministro per Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli è intervenuto oggi al convegno promosso da Confartigianato sul tema “Autonomia differenziata, quali effetti su territori e imprese“, al quale hanno preso parte i Presidenti e i Segretari delle Associazioni territoriali e delle Federazioni Regionali del Sistema Confederale e che ha visto gli interventi di Luca Bianchi, Direttore di Svimez e Andrea Giovanardi, Professore di Diritto tributario all’Università di Trento.
L’evento, aperto dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli, ha consentito di fare il punto sul Disegno di legge, approvato lo scorso 2 febbraio dal Consiglio dei Ministri, per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Il Presidente Granelli ha indicato le aspettative dell’artigianato e delle piccole imprese, diffusi e radicati sul territorio e che rappresentano la stragrande maggioranza delle aziende italiane, per una riforma che valorizzi le specificità produttive a livello locale e migliori l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici, all’insegna della responsabilizzazione della governance regionale, in un quadro di politiche nazionali finalizzate alla crescita e alla competitività e ispirate alla solidarietà tra i territori.
Nel corso del suo intervento, il ministro Calderoli ha svolto un breve riepilogo della storia della riforma, dalle modifiche del Titolo V fino ai giorni nostri. Inoltre ha risposto alle domande dei rappresentanti del Sistema Confartigianato, fornendo gli opportuni chiarimenti su temi come spesa storica, residuo fiscale, iter della riforma, tempi del Parlamento, sottoscrizione ed effettiva attuazione delle intese, salvaguardia finanziaria per i conti dello Stato.
“Da parte delle imprese – ha sottolineato il Ministro Calderoli – ho visto interesse verso la riforma, in particolare alla potenzialità che questa porta con sé e agli effetti vantaggiosi che potranno esserci anche per il mondo del lavoro. E’ stata l’occasione non solo di esporre il progetto dell’autonomia differenziata ma anche di sfatare certi miti negativi, assolutamente falsi. In primis non ho intenzione di spaccare il Paese, tanto è vero che nel disegno di legge nessuno è mai riuscito a trovare un comma a danno di alcuni territori piuttosto che altri. Inoltre la firma del Presidente della Repubblica, massimo garante della Costituzione e dell’unità nazionale, dovrebbe aver chiarito le idee anche a quegli ultimi polemici che accusano l’autonomia di essere incostituzionale e pericolosa per l’Italia. Casomai il mio obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze che già ci sono, e non solo tra nord e sud ma anche tra città e periferie, grandi agglomerati e zone montane, isole grandi e minori. L’Italia è già divisa e le difformità sono evidenti, ora è giunto il momento di ridurre queste sperequazioni e permettere a tutti di valorizzare le proprie differenti potenzialità nel solco del principio di sussidiarietà. Stiamo portando avanti quel progetto iniziato ormai 22 anni fa con la riforma del Titolo V voluta dal centrosinistra e che oggi proprio il centrosinistra osteggia, con diverse incoerenze e vuoti di memoria. Io comunque non voglio rivangare il passato ma guardare al futuro: l’autonomia è una sfida di responsabilità per gli amministratori della Cosa Pubblica e di trasparenza nei confronti dei cittadini, un percorso virtuoso che può rilanciare l’Italia se si coglie seriamente questa occasione”.
All’evento sono intervenuti Andrea Stabile, responsabile Affari legislativi e parlamentari di Confartigianato, che ha illustrato il disegno di legge per l’attuazione dell’Autonomia differenziata e Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi della Confederazione, che ha disegnato il perimetro della spesa pubblica regionale.
Ricomincia il cammino di ‘Linea Verde Start’, il programma realizzato in esclusiva con Confartigianato e dedicato alle piccole imprese che fanno grande il nostro Paese.
Prosegue così il viaggio nell’Italia del valore artigiano, condotto da Federico Quaranta, che per 8 settimane, ogni sabato, accompagnerà i telespettatori a scoprire le nostre aziende, li guiderà nei luoghi dove gli imprenditori creano benessere economico e coesione sociale, racconterà le loro storie e l’impegno di Confartigianato al loro fianco.
Dopo la Capitale del Barocco, Linea Verde Start visiterà Bergamo e Brescia, città Capitale Italiana della Cultura 2023, Napoli, Firenze, Terni, Matera, Campobasso e Aosta.
La puntata del 25 marzo ci conduce in un Salento dove le tradizioni sono coniugate al futuro, dove l’attaccamento alle radici culturali e alla matrice territoriale offre all’artigianato una seconda giovinezza, reinterpretata in chiave contemporanea e di sostenibilità ambientale.
Lo testimonia Andrea De Simeis, incisore e cartaio, che a Caprarica di Lecce custodisce l’arte antichissima della produzione della carta, una delle migliori al mondo, estratta dalla corteccia delle piante mediterranee. Dopo numerose e sapienti fasi di lavorazione, rigorosamente manuali, nasce un prodotto di origine naturale, un vero e proprio capolavoro, veicolo del sapere, al quale dobbiamo ciò che siamo e ciò che sappiamo.
E’ ancora il territorio leccese, ad Alessano, nel cuore di una cava salentina, ad offrire le materie prime a Erika Bozzi, artigiana delle tinte naturali, per colorare i suoi tessuti e realizzare capi d’abbigliamento unici, proprio perché realizzati senza sostanze chimiche ma soltanto estraendo i pigmenti da antiche piante tintorie.
La tutela e la valorizzazione ambientale è anche il cuore del Laboratorio Urbano “Abitare i Paduli”. A San Cassiano, Giorgio Ruggeri è impegnato in un’opera di rigenerazione del paesaggio rurale con opere d’arte vegetali e la promozione della multifunzionalità in ambito agricolo, con l’obiettivo di offrire futuro ad un territorio a rischio di degrado.
Affonda le radici in una tradizione secolare l’attività dei fratelli De Cagna, i ‘signori della luce’, titolari a Maglie di un’azienda di fama internazionale che realizza luminarie. Da tre generazioni sono i protagonisti di una delle eccellenze del territorio salentino che mescola sapientemente il rispetto della tradizione con la spinta all’innovazione.
Tradizione familiare e utilizzo di materie prime del territorio sono al centro dell’attività di Patrizio e Anna Siciliano, artigiani del giunco, che a Presicce-Acquarica intrecciano le fibre naturali del Salento come giunco palustre, rami di ulivo e canna. Il risultato sono preziosi elementi d’arredo e accessori come borse e gioiell, espressione di un’arte antica che coglie il gusto contemporaneo per prodotti unici e ecosostenibili.

Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni.
Il consorzio CASAT, nella sua qualità di intermediario, è a disposizione per le ditte in delega alla compilazione e presentazione delle domande
Siglato il patto fra Provincia, Regione, Camera di Commercio e parti sociali. L’assessore regionale Nardini: “Allineiamo l’offerta alle richieste delle aziende


Il prossimo #19marzo, nella festività di San Giuseppe, Confartigianato celebra l’identità e l’orgoglio della piccola impresa italiana con la 2° Giornata della cultura artigiana, un evento che coinvolgerà il Sistema #Confartigianato con collegamenti da tutta Italia per contribuire a costruire il futuro del Paese, valorizzando una vera e propria idea di cultura artigiana.
All’evento prenderanno parte il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, i presidenti delle associazioni di Brescia e Bergamo, Capitali della Cultura 2023, Ancona e Udine, oltre al Prof. Mauro Magatti e al conduttore Rai Federico Quaranta.
“La bozza di legge delega sulla riforma del fisco in molti aspetti accoglie nostre proposte che sono frutto anche di una costante interlocuzione con il Governo”. Questo il commento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti dell’Esecutivo.
“La riforma – sottolinea Granelli – è l’occasione per una revisione organica e strutturale del nostro sistema tributario finalizzata a ridurre la pressione fiscale, riconducendola ai livelli della media dell’Eurozona, e a semplificare le modalità di tassazione”.
Nella bozza di legge delega presentata dal Governo, il Presidente di Confartigianato rileva linee di intervento auspicate dalla Confederazione. In particolare, equità orizzontale nella tassazione con la previsione di uno stesso trattamento IRPEF, con il riconoscimento di un minimo esente uguale per tutti i contribuenti e un trattamento omogeneo nella tassazione dei redditi d’impresa indipendentemente dalla natura giuridica. Inoltre, impulso agli investimenti e all’occupazione potrà essere garantito prevedendo, non solo ai soggetti IRES ma a tutti i titolari di reddito d’impresa, alleggerimenti nella tassazione, e nella stessa direzione si muove anche la cosiddetta flat tax incrementale.
Confartigianato giudica positivamente anche gli impegni per la semplificazione del sistema fiscale, puntando sul riordino di detrazioni e deduzioni e il miglioramento del rapporto con i contribuenti che fa leva sulla semplificazione della modulistica e la rivisitazione dei termini degli adempimenti tributari. Il miglioramento del rapporto fisco/contribuenti passa, inoltre, per la tutela del legittimo affidamento del contribuente e garantendo la certezza del diritto, come pure nella revisione del sistema sanzionatorio per rendere maggiormente proporzionali le sanzioni rispetto alle condotte contestate.