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𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟭 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼, 𝘃𝗶𝗮 𝗚𝗮𝗿𝗶𝗯𝗮𝗹𝗱𝗶 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝗶𝗲𝗹𝗼 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 “𝗖𝗲𝗻𝗮 𝗽𝗲’ 𝗹’𝗔𝗿𝗿𝗶𝗻𝗴𝗼”ⵑ

L’evento, organizzato da Colleventi in collaborazione con Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, CNA e con il patrocinio del Comune di Colle di Val d’Elsa, vedrà l’allestimento di una grande tavolata condivisa lungo tutta la via, accompagnata da musica dal vivo e da un ricercato menù curato e servito dai ristoranti Belmicolle Trattoria, Chicco Colle e Gimmy Giò, con la collaborazione della #PasticceriaLorena e dei vini dell’Azienda Agricola Galognano, Colle di Val d’Elsa.
Un’occasione unica per vivere il centro storico come non lo avete mai fatto: buon cibo, musica dal vivo, arte urbana e tanto spirito di comunità.
Durante la serata, verrà inaugurata anche una nuova installazione artistica pensata per valorizzare la via e dare il via al rilancio del quartiere.
Il Comune investe nel futuro: 74.000€ per sostenere le attività locali, esenzione TARI per tutte le nuove aperture del 2025.
L’obiettivo? Far tornare via Garibaldi e il centro storico spazi vivi, belli, partecipati.
«Una lunga tavolata che unisce simbolicamente comunità, bellezza e futuro» – Carlotta Lettieri, Assessore al Commercio e al Turismo.
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Finanziamento diretto per tredicesima e quattordicesima mensilità

FINANZIAMENTO per Tredicesime e Quattordicesime mensilità

Il finanziamento per le tredicesime e quattordicesime mensilità è un nostro credito diretto pensato appositamente per preservare la liquidità aziendale e sostenere i nostri soci nei momenti di più forte pressione economica.
Caratteristiche del finanziamento: 
– importo minimo 5.000 €, massimo 40.000 €
– durata del rimborso da 6 a 12 mesi (con un preammortamento tecnico della durata massima di 30 giorni)
– non occorre aprire un nuovo conto corrente
– liquidità in tempi rapidi e senza intaccare la liquidità aziendale
– tasso fisso
– nessuna penale in caso di estinzione anticipata

La nostra Associazione è a disposizione per effettuare la pratica

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Abusivismo nei servizi alla persona

Tavolo congiunto Confartigianato Imprese – CNA, Forze dell’Ordine e Istituzioni

Firenze, 21 Maggio 2025

Abusivismo, una piaga difficile da estirpare, che crea notevoli danni economici e sociali. Se ne è parlato oggi durante il tavolo congiunto dedicato a questo argomento organizzato da CNA Toscana e Confartigianato Imprese Toscana.

All’iniziativa hanno partecipato: il Tenente Colonnello Michele Cataneo Comandante NAS Livorno, il Maggiore Ubaldo Collu della Guardia di Finanza, il Vice Questore Aggiunto Francesco Verduci della Polizia di Stato-Polizia Postale, Sara Tavazzi di ANCI Toscana, l’Assessore alla sicurezza urbana e Polizia municipale del comune di Firenze Andrea Giorgio, la Responsabile Settore cultura della legalità, sicurezze e Polizia Locale della Regione Toscana Francesca Barucci. Con loro anche il Presidente di CNA Toscana Luca Tonini, la Segretaria di Confartigianato Imprese Laura Simoncini, Barbara Catani Presidente Federazione Confartigianato Benessere e ORC Confartigianato Acconciatori Toscana, Pierluigi Marzocchi Presidente ORC Confartigianato Estetica Toscana, Massimiliano Peri Presidente Acconciatori CNA Toscana,  Daniella Vallarano Presidente Estetiste CNA Toscana, Luisella Bardoni Presidente Tintolavanderie CNA Toscana.

Si è trattato di un momento di confronto operativo per studiare strategie comuni per combattere il fenomeno. L’abusivismo è sicuramente più radicato in quelli che vengono definiti ‘servizi alla persona’: nell’ambito del benessere acconciatura-estetica e delle Tintolavanderie.

Nell’ambito del ‘Benessere’ l’abusivismo è una piaga storica che genera concorrenza sleale, penalizza le imprese regolari, ma più di tutto, crea gravi problemi legati alla salute e sicurezza pubblica. Affidarsi a chi esercita la professione in modo irregolare, senza le dovute sicurezze, in locali non adeguati e senza rispettare le norme, mette a rischio la salute dell’utente, fino ad arrivare a gravi conseguenze fisiche e psicologiche.

Discorso diverso per le Tintolavanderie, in questo caso la concorrenza proviene dalle strutture self-service dove, in certi casi, in violazione delle normative vigenti, viene impiegato personale per offrire prestazioni che possono essere assimilate a quelle delle lavanderie tradizionali. Anche in questo caso si eludono obblighi e controlli, creando nuovamente una situazione di concorrenza sleale.

Per combattere questi fenomeni l’unica soluzione è portare avanti un’azione comune tra tutti i soggetti coinvolti, associazioni di categoria, Istituzioni, Forze dell’Ordine, imprenditori. Oltre a questo è necessaria una potente attività di sensibilizzazione dei cittadini-utenti che devono comprendere a fondo i rischi che si corrono affidandosi ad attività e personale non idoneo a svolgere certi servizi. Un’azione congiunta in questo senso sarebbe sicuramente più incisiva, oggi sono state gettare le linee guida per un percorso comune.

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Confartigianato Senese, nasce l’associazione dei giovani imprenditori

Nuova realtà composta da titolari d’impresa under 40, la presidente è Chiara Bruni: “Vogliamo aiutare le imprese del territorio”

Un pieno di forze fresche, idee ed entusiasmo tra gli artigiani senesi. È nata l’associazione dei giovani imprenditori di Confartigianato Senese, una realtà composta da uomini e donne under 40 titolari d’impresa.

Per adesso sono circa 15 i componenti ma l’associazione punta ad allargarsi ad una platea di almeno 70 impresari del territorio per dare maggiore propulsione alle attività che presto saranno lanciate e avranno una cadenza bimestrale.

Nei giorni scorsi, presso la sede senese di Confartigianato, si è tenuta la prima assemblea, in collegamento c’erano i presidenti nazionali e regionali di Confartigianato giovani, Riccardo Porta e Giancarlo Mannini, che hanno dato la loro “benedizione” all’importante iniziativa. Si è proceduto con le nomine: Chiara Bruni è stata eletta presidente, vicepresidente vicario Edoardo Lorenzetti, il vicepresidente Giacomo Lapis. A fare parte del direttivo sono Davide Montagna, Sokol Topi, Chiara Bruni, Giacomo Lapis ed Edoardo Lorenzetti.

“Abbiamo costituito il gruppo dell’imprenditoria giovanile – dichiara la presidente Chiara Bruni – sotto la forte spinta del nostro vicesegretario Gabriele Carapelli. C’è l’impegno e la volontà da parte nostra, nel nostro piccolo, di fare qualcosa di positivo, costruttivo e importante, aiutando le realtà del territorio che sono alle prese con le difficoltà di oggi. Il mondo è sempre più complesso e difficile, avere un supporto è fondamentale”.

“Abbiamo voluto fortemente la costituzione di questo gruppo – aggiunge il vicesegretario Confartigianato Senese Gabriele Carapelli – così da portare più idee, trasmettere e far conoscere quel che facciamo tutti i giorni”.

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Dazi. Alessandro Corrieri: “Per le imprese toscane a rischio 10.2 milioni di esportazioni. Subito aiuti al credito, per evitare crisi di liquidità e il rischio chiusura”

I dazi imposti dagli Stati Uniti stanno colpendo duramente le imprese toscane. Secondo il rapporto Irpet l’impatto sull’economia regionale dei dazi provocherà una riduzione stimata del prodotto interno lordo toscano nel 2025 di 420 milioni di euro. Dall’incontro sull’impatto dei dazi, convocato dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a cui erano presenti l’Assessore Leonardo Marras, le associazioni datoriali, cooperative e i sindacati, è emerso l’impegno a destinare cinquanta milioni di euro, erogati tramite bandi, per aiutare le aziende toscane e la costituzione di un tavolo permanente, con gli assessori competenti, per monitorare le ricadute economiche e sociali, creare sinergie e impegni comuni. Per Confartigianato Imprese Toscana, era presente all’incontro il vicepresidente Alessandro Corrieri, che ha dichiarato:” Le imprese artigiane toscane stanno già subendo le conseguenze dei dazi, in particolare nei settori della meccanica e della moda. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato a causa dei dazi USA sono a rischio in Toscana 10.2 milioni di esportazioni. La provincia di Firenze è la seconda provincia italiana per export verso gli USA con 5,7 miliardi. Le imprese devono essere aiutate immediatamente, riducendo la burocrazia, il costo dell’energia. Servono in particolare sostegni al credito per le aziende esportatrici. Dobbiamo evitare crisi di liquidità e conseguenze sul personale e rischi di chiusura”. Prosegue poi il vicepresidente: “Non è immediato per imprese che producono merci per gli Stati Uniti, magari con specifiche certificazioni richieste da quel mercato, rivolgersi ad altri mercati internazionali. Servono investimenti e quindi agevolazioni per accedere al credito”. Conclude Alessandro Corrieri: “Chiediamo maggiore flessibilità e strumenti efficaci per sostenere subito le imprese, soprattutto quelle medio-piccole, già colpite dalla crisi, dal caro energia e dagli aumenti dei costi.  Apprezziamo la tempestività con la quale la Regione Toscana ci ha convocato e la creazione di un tavolo permanente per affrontare le criticità che possono conseguire dalla imposizione dei dazi”.

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MUD 2025 – scadenza 28 GIUGNO 2025

E’ stato pubblicato nella GU Serie Generale n.49 del 28 febbraio 2025 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) con l’“Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2025 – MUD”.
Il nuovo MUD 2025 per le dichiarazioni dei dati relativi 2024, sostituirà quello dello scorso anno e verrà reso disponibile sul portale del Ministero dell’Ambiente (https://www.mase.gov.it/archivio-bandi) e della sicurezza energetica nella sezione bandi e avvisi.
✓ Scadenza per la trasmissione dei dati: 28 giugno 2025 (120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Come previsto dalla normativa di riferimento).
✓ Modalità di trasmissione: in via esclusivamente digitale attraverso i portali MUD Telematico e MUD Comuni gestiti dalle Camere di Commercio.
Le modifiche al format dello scorso anno saranno limitate esclusivamente agli adempimenti destinati ai Comuni, a seguito dall’aggiornamento biennale dei Piani Economici e Finanziari (PERF) disposto da ARERA nel corso del 2023 con riferimento al 2024 e 2025.
 
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POLIZZE CATASTROFALI – Granelli: “Apprezziamo proroga per Pmi. Ora tavolo per regole chiare”

“Apprezziamo la sensibilità del Governo che, nel prevedere la proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare polizze contro le calamità naturali, ha compreso la necessità di offrire più tempo per individuare soluzioni e risposte adeguate alle esigenze delle micro e piccole imprese”.

E’ il commento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli sul rinvio deciso oggi dal Consiglio dei Ministri e che sarà differenziato a seconda della dimensione delle imprese. Il termine è differito al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le piccole e micro aziende. Rimane invece fermo al primo aprile il termine per le grandi imprese, per le quali però non scatteranno per ora le sanzioni per chi non si adegua.

Granelli sottolinea “l’importanza di utilizzare la proroga per fare chiarezza su molti aspetti ancora oscuri del decreto attuativo dell’obbligo di assicurazione: beni da assicurare, danni da risarcire, confrontabilità delle offerte delle assicurazioni. Un impegno che ci auguriamo possa iniziare fin dal tavolo convocato lunedì 31 marzo dal Ministero delle Imprese e del made in Italy con le Organizzazioni imprenditoriali e Ania con l’obiettivo di consentire a 4 milioni di imprese di scegliere e stipulare polizze chiare, trasparenti e che garantiscano risarcimenti equi e commisurati al danno”.

In queste ultime settimane, il Presidente di Confartigianato è ripetutamente intervenuto per sottolineare che “il decreto sull’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali e gli eventi catastrofali è inapplicabile”, chiedendo che prevalga il buon senso e che si intervenga con un rinvio dell’entrata in vigore per chiarirne tutti gli aspetti e costruire polizze adatte alle esigenze delle imprese”.

Granelli ha espresso le preoccupazioni di oltre 4 milioni di imprenditori alle prese con un provvedimento che, oltre a comportare un esborso di almeno 2 miliardi di euronon offre certezza sui beni da assicurare, su quali danni verranno risarciti, sulla confrontabilità delle offerte da parte delle assicurazioni.

“Tanti interrogativi – spiega Granelli – che Confartigianato ha subito indicato ma che non sono stati sciolti nel pur lungo tempo intercorso tra l’emanazione della norma primaria e il decreto ministeriale attuativo uscito soltanto il 28 febbraio, a un mese dall’entrata in vigore. Ora, è più che mai urgente trovare soluzioni concrete, percorribili e realmente utili per coprire questa tipologia di rischi”.

Nei giorni scorsi, il Presidente di Confartigianato è ripetutamente intervenuto per chiedere la proroga sostenendo che “senza regole chiare, rischiamo il Far West delle polizze assicurative per calamità naturali ed eventi catastrofali”.


Guarda l’intervista a Tgcom24 del Presidente di Confartigianato Marco Granelli

Guarda il servizio su Rainews24 con l’intervista del Presidente di Confartigianato Marco Granelli

Guarda il servizio su Tg3 con l’intervista del Presidente di Confartigianato Marco Granelli

Guarda la rassegna stampa dei quotidiani


Troppi i punti oscuri. Ad esempio, sono esclusi i danni da precipitazioni intense che sono sempre più frequenti e devastano molte zone del nostro Paese. Così come non è indicata una classificazione e una mappa dei ‘territori a rischio’ e ciò porterebbe ad una applicazione disomogenea e arbitraria nelle aree vulnerabili del Paese con costi diversi e ingiustificati delle polizze a carico delle imprese. E ancora,, cosa devono assicurare quei piccoli imprenditori che dispongono di beni strumentali e attrezzature di valore modesto e non hanno una sede fissa? Come ci si regola per i beni acquistati in leasing? Come si gestiscono le relazioni assicurative tra proprietario delle mura e locatario?” .

In queste condizioni, un’impresa oggi non può valutare la correttezza dei prezzi offerti dalle compagnie di assicurazione. Ma c’è di più: le imprese che non sottoscriveranno l’assicurazione contro le calamità naturali saranno escluse da contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, anche quelle di ristoro decise in caso di eventi calamitosi e catastrofali. In questo modo, potrebbero anche crearsi difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari supportati dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese.

“Siamo preoccupati e disorientati. In ogni caso – aggiunge il Presidente di Confartigianato – le polizze agiscono sull’effetto ma non prevengono le cause dei danni alle imprese. Per questo sollecitiamo politiche e interventi orientati alla prevenzione dei rischi e alla messa in sicurezza del territorio”. Nel decennio 2014-2023, secondo rilevazioni di Confartigianato, l’Italia ha cumulato danni da eventi meteorologici estremi e legati al clima per 68,1 miliardi di euro, pari a 6,8 miliardi l’anno. Per valore assoluto dell’impatto nel decennio, l’Italia è seconda nell’Ue dopo la Germania che nel periodo in esame ha cumulato danni per 87,7 miliardi di euro.

Granelli ha anche chiesto di riaprire immediatamente il confronto ai tavoli ministeriali per trovare soluzioni ed eventualmente prevedere l’introduzione di una soglia al di sotto della quale si configuri il rischio non significativo in relazione al modesto valore dei beni assicurabili”.

Il 26 marzo, mentre la Camera ha bocciato un emendamento, presentato dall’On. Riccardo Zucconi (FdI), al decreto legge Bollette che rinviava di 7 mesi l’entrata in vigore del provvedimento, il segnale arrivato dal Governo è la convocazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di un incontro con Confartigianato, le altre organizzazioni imprenditoriali e l’Ania (che rappresenta le compagnie di assicurazione) per lunedì 31 marzo.

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𝐈 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐈𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚

Un importante momento di confronto e condivisione, condotto dal Presidente regionale Giancarlo Mannini e dalla Presidente provinciale Laura Paffetti, con la presenza del Presidente nazionale di Confartigianato Giovani Imprenditori Riccardo Porta, recentemente insediato alla guida del Movimento.

 

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Grande successo per la Giornata della Cultura Artigiana

La Giornata della Cultura Artigiana ha unito l’Italia degli imprenditori di Confartigianato per indicare che il futuro del made in Italy è nel talento dei giovani.

Oltre 1000 persone hanno gremito il Caurum Hall di Arezzo Fiere e Congressi; un bellissimo confronto tra studenti, imprenditori, vertici di Confartigianato, rappresentanti delle istituzioni, accademici, esponenti della cultura e dello spettacolo.

I veri protagonisti dell’iniziativa sono stati i 400 giovani, presenti e costantemente evocati nel corso dell’iniziativa dai relatori che si sono succeduti sul palco.