Confartigianato Senese

Nell’iter di conversione, approvati dal Senato alcuni emendamenti di particolare interesse per le imprese

 

Si segnala che nell’iter di conversione del decreto-legge n. 41/2020 (cd “D.L. Sostegni”, Atto Senato 2144), le Commissioni 5° e 6° hanno approvato alcuni emendamenti di particolare rilievo, che si ritiene opportuno segnalare, fermo restando che per l’entrata in vigore degli stessi occorrerà attendere la definitiva conversione del decreto entro il termine del 22 maggio p.v.

a) Cedibilità del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi (Transizione 4.0)

Viene introdotta la possibilità di cedere il credito d’imposta relativo agli investimenti in beni strumentali nuovi, di cui all’articolo 1, cc. 1051 e seguenti, legge n. 178/2020, per il quale la norma ha finora previsto la sola compensazione orizzontale. La cessione, sia totale che parziale, avviene verso qualunque soggetto, comprese le banche, senza limite di numero di passaggi. Il cessionario utilizza il credito acquisito con le stesse modalità con cui sarebbe stato utilizzato dal cedente; la quota di credito non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi, né essere richiesta a rimborso.

b) Non tassabilità dei canoni di locazione abitativa non percepiti

Sono esclusi dalla formazione del reddito fondiario i canoni non percepiti dal 1° gennaio 2020 ancorché derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo e a prescindere dalla data di stipula dei contratti medesimi. La disposizione riguarda esclusivamente i canoni di locazione abitativa.

c) Canone RAI – esonero

È introdotta l’esclusione dal pagamento del canone RAI, per l’anno 2021, a favore delle strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da Enti del Terzo settore.

d) Esenzione IMU – ampliamento

Viene introdotta l’esclusione dal versamento della prima rata 2021 per gli immobili i cui possessori hanno i requisiti richiesti per ottenere il contributo a fondo perduto del DL “Sostegni” (quindi, ricavi/compensi non superiori a 10 milioni di euro e calo di fatturato medio mensile 2020 rispetto al 2019 di almeno il 30%) e siano anche gestori degli stessi. Si ricorda che la normativa vigente prevede l’esclusione dal versamento 2021 e 2022 soltanto per gli immobili del settore spettacolistico (D/3) destinati a spettacoli cinematografici, teatri, sale da concerto e spettacoli.